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Consigli per la lettura

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28 Luglio 2021
Categoria_Formazione

Ormai è tradizione consolidata in azienda regalarci per Natale libri che vanno ad arricchire la biblioteca aziendale e le nostre biblioteche personali. Libri che hanno sempre la duplice finalità di farci svagare, da un lato, e crescere personalmente e professionalmente allo stesso tempo dall’altro.

Nonostante i gusti personali di ciascuno, che vanno dal fantasy alla letteratura spirituale, passando per i romanzi d’avventura e favole per bambini, i libri vanno ad approfondire tematiche tecniche, aspetti legati alla quotidianità, dalla gestione del tempo al rapporto con gli altri,  in un’ottica che va al di là della  vita lavorativa, ma che al contempo la arricchisce, arricchendoci come persone. 

Il mio regalo di quest’anno è stato Mentire con le statistiche di Huff Darrrel. Un volumetto di circa 200 pagine, pubblicato per la prima volta nel 1954, che risulta essere il testo di statistica più letto di tutti i tempi. E questo, probabilmente, non perché è circolato per più di mezzo secolo, ma perchè rimane tutt’oggi di grande attualità, oltre ad essere alla portata di tutti, anche e soprattutto dei non addetti ai lavori.

Oggi più che negli anni ‘50 chiunque dovrebbe conoscere il contenuto di questo libro. Oggi più che mai, infatti, siamo circondati da dati e da persone che tendono ad “interpretarli”. Siamo anche circondati da chi la statistica la conosce, la crea e la utilizza e spesso la piega per giustificare un fenomeno o il suo contrario.

Dai politici che cercano il consenso, ai giornalisti che rincorrono uno scoop, ai titoli sensazionalistici da click baiting delle testate o pagine online, il rischio di credere a qualcosa di statisticamente scorretto è all’ordine del giorno. 

Un esempio? A luglio 2021 un “articolo” de il tempo.it, cita il Jerusalem Post titolando Malati gravi in ospedale, più della metà sono vaccinati. Allarme da Israele. Nell’articolo, molto più simile a un post su social per approfondimento e lunghezza, si dice che “circa il 60% dei pazienti gravi sono stati vaccinati e che il 90% dei nuovi contagi sopra i 50 anni sono vaccinati con 2 dosi”. La conclusione che verrebbe naturale trarre da queste affermazioni è che i vaccini non funzionano. 

Il problema è che l’autore della notizia si sia dimenticato di citare le fonti, rendendo così impossibile per il lettore di verificare; non fornisca tutti i dati, utili ad un’analisi esaustiva; non consideri che il numero di contagi fra i vaccinati dipende direttamente dalla percentuale di vaccinati. 

Estremizzando il concetto, quando saremo tutti vaccinati, i positivi saranno sicuramente vaccinati, ma non per questo il vaccino è la causa dei contagi da COVID-19. (Per approfondire ulteriormente in merito alla correlazione fra vaccini e diffusione dei contagi fra vaccinati vi consiglio questo breve articolo).

Ecco, il libro punta proprio a spiegare,  con esempi pratici e di facile lettura,  le regole del gioco dei numeri e delle statistiche e aiuta il lettore a capire i trucchi del mestiere per non essere ingannato da una prima lettura.

I capitoli che si susseguono puntano a spiegare i diversi modi di mentire con le statistiche, dalla scelta del campione inadeguato per dimostrare che un dentifricio è migliore di tutti gli altri, al nascondere la percentuale d’errore di una statistica per dimostrare che le valutazioni del Q.I. non sono poi così precise, ad altri esempi che possiamo ritrovare nella quotidianità di tutti noi. 

Fortunatamente, l’autore dà anche una ricetta segreta per non farsi ingannare; bisogna dare sempre una seconda occhiata a qualsiasi statistica ci venga presentata, in buona o mala fede che sia.

La grande e unica nota negativa del libro è che dopo averlo letto non crederete più a nessun titolo di giornale, post su social network, o commento da parte di qualcuno contenente dei numeri. Almeno non lo farete ad una prima occhiata.

Il consiglio per questa estate? Portatevi sotto l’ombrellone Mentire con le statistiche di Darrel Huff e fatemi sapere cosa ne pensate.

 

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